I due presidenti, come riferito dal nostro capo di stato successivamente all’incontro, hanno avuto un approfondito scambio di opinioni, in particolare sull’economia e sulle attuali fibrillazioni dei mercati.
Obama ha sottolineato l’interesse degli USA per una Europa sempre più unita e che il legame transatlantico è fondamentale. nonostate si siano valorizzati i rapporti con le potenze emergenti come Cina, India, Russia e Brasile.
L’Europa sta affrontando una crisi da non sottovalutare ma l’euro non è a rischio e non lo è nemmeno la costruzione europea a patto che si facciano passi avanti con l’integrazione: i governi europei devono affrontare con meno “timidezza” le scelte necessarie, e sforzarsi di parlare con una voce sola, attraverso le figure di rappresentanza dell’Unione come previsto dal Trattato di Lisbona.
Come ha detto il presidente della repubblica, serve una maggiore disciplina fiscale e un più efficace coordinamento delle politiche economiche e fiscali. Servono anche più politiche comuni sull’energia e sull’ambiente. E Obama si è ritenuto d’accordo con tutte queste necessità.
Nell’incontro non si è per nulla discusso il tema intercettazioni, dopo la questione che è stata sollevata con qualche perplessità nei giorni scorsi da un esponente del Dipartimento di Giustizia americano, a fronte della nuova legge in preparazione dal parlamento italiano.
Il presidente americano ha colto l’occasione per ricambiare al premier Silvio Berlusconi i sentimenti di amicizia e ammirazione che gli erano stati inviati.
Napolitano ha anche riferito ai giornalisti di aver invitato Barack Obama a partecipare a una delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia.