Sebbene tu abbia sicuramente sentito parlare della dichiarazione dei redditi, è possibile che tu non abbia ben chiaro di cosa si tratti esattamente, chi dovrebbe effettuarla o quando. Per mantenere le cose semplici, iniziamo dalla base. Per dichiarazione dei redditi si intende uno strumento attraverso il quale i contribuenti dichiarano le aliquote che devono pagare, sempre in relazione all’anno antecedente al quale tale dichiarazione viene presentata. Ma attenzione per chi possiede solo reddito da lavoro dipendente, non è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi poiché le imposte vengono versate direttamente dal datore di lavoro con le trattenute in busta paga (se no è che si ha due CUD, ovvero la Certificazione Unica dei redditi di lavoro Dipendente) Per questo motivo, ci concentreremo sulla dichiarazione dei redditi di un libero professionista nel 2023.
Tenendo presente che lavorare come libero professionista comporta una serie di adempimenti in più (come presentare fatture, scegliere il codice ATECO più adatto all’attività da svolgere), una buona idea è quella di avere il supporto di aziende come ad esempio Xolo che fornisce una piattaforma con funzionalità di apertura IVA, gestione contabile e argomenti simili ai liberi professionisti e in particolare ai liberi professionisti digitali di fascia alta, come possono essere degli scrittori, esperti di marketing, fotografi, ecc.
Importante novità per chi ha la partita Iva
In ogni caso, bisogna tener conto che lo scorso anno è arrivata un’importante novità per tutti i possessori di partite iva e professionisti, che sarebbe la dichiarazione dei redditi precompilata. Questo è di grande aiuto per un numero significativo di contribuenti che si risparmiano così l’obbligo di tenere una serie di registri nel tempo.
Una cosa che deve essere tenuta presente è che, sebbene questa dichiarazione precompilata possa essere di grande aiuto, il contribuente è sempre tenuto a rivederla e convalidarla o, nel caso, modificarla e includere eventuali dati che potrebbero mancare perché sarà sempre cura del contribuente presentare la propria dichiarazione con i dati giusti.
Ma cosa significa realmente questa dichiarazione dei redditi precompilata? Ebbene, in realtà, è un grande passo avanti che colpisce soprattutto quei titolari di partita Iva che, con questa misura, riescono ad avvicinarsi al trattamento fiscale che già hanno i lavoratori dipendenti.
Come accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata
Per accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata è sufficiente visitare il sito dell’Agenzia dell’Entrate e nel menu ‘Cittadini’ scegliere ‘dichiarazioni’ e ‘dichiarazione precompilata’. A questo punto si puó richiedere l’accesso con le credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid), la Carta d’identità elettronica (CIE) o la Carta nazionale dei servizi (CNS).
Una volta dentro, vedremo due opzioni. A sinistra, la dichiarazione dei redditi precompilata, sulla destra, delle fatture elettroniche relative a degli acquisti in qualità di consumatore finale (fatture intestate al codice fiscale).
Accedendo alla dichiarazione dei redditi precompilata, si potrà vedere che per accettarla si devono solo seguire solo quattro semplici passaggi.
- Visualizza i dati precompilati per vedere se sono completi e corretti.
- Scegli il modello. Automaticamente, il sistema avrà scelto quello che ritiene essere giusto per il contribuente. Puoi accettare o modificare.
- Se al punto uno abbiamo visto che tutto è corretto, qui dobbiamo solo accettare, altrimenti è ora che abbiamo la possibilità di modificare. Una volta che tutto è come desideriamo, la dichiarazione viene stampata e inviata.
- Puoi consultare tutte le dichiarazioni che ti sono state inviate ed effettuare i pagamenti tramite F24.
Pro e contro della dichiarazione precompilata
È importante tenere presente che i professionisti non sono tenuti ad aderire a questa dichiarazione dei redditi precompilata perché c’è sempre la possibilità di fare riferimento al modello ordinario dei Redditi delle Persone Fisiche. Ed è per questo motivo che bisogna tenere a mente quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo tipo di dichiarazione, per poter fare la scelta giusta.
Come notevole vantaggio c’è il fatto che con la dichiarazione dei redditi precompilata i contribuenti sono esonerati dall’obbligo della tenuta dei registri. Sarà la stessa Agenzia delle Entrate che si occuperà di tenere un database con tutti i dati archiviati che sarà anche il pilastro con cui verrà redatta la dichiarazione IVA annuale per chi sia obbligato a presentarla.
Tuttavia, è molto da tenere presente che la dichiarazione dei redditi precompilata non garantisce la piena o completa sicurezza dei dati. Anzi, in nessun momento viene specificato che saranno presenti tutti i dati e quindi si incoraggia a fare una revisione prima di accettare e inviare la versione finale per farlo nella forma corretta.
Come informazione da tenere in considerazione nel caso in cui se decida di modificare i dati contenuti nella dichiarazione precompilata, si esclude la possibilità di fruire dell’esonero ai controlli a quanti procedono con l’accettazione del documento presentato.
Le scadenze
Ora con le idee chiare, tenendo conto della novità della dichiarazione dei redditi precompilata, la questione è scontata. Ma quando va presentata questa dichiarazione?
Bene, diciamo che ci sono due date che dobbiamo tenere a mente. Per chi presenta negli uffici postali la dichiarazione in cartaceo, dovrà essere fatta tra il 2 maggio e il 30 giugno. Per chi, invece, presenta la dichiarazione per via telematica, avrà normalmente tempo fino al 30 novembre.