Si andrà in guerra contro la Libia

L’Italia avrà un ruolo ben definito nella guerra contro la Libia, dove si combatterà una battaglia finale per riconquistare Sirte e liberarla dall’Isis. 

L’Isis ha molte basi in Libia e questo comporta una grave minaccia per tutta l’area del mediterraneo e non solo. Per questo motivo si è deciso d’intraprendere un’operazione militare nel territorio in questione. L’obiettivo è di azzerare la presenza militare dell’Isis in Libia, sostenendo parallelamente il governo di Serraj. L’Italia è in guerra? Forse ad una domanda secca come questa bisogna rispondere negativamente, certo è che il nostro Paese avrà un ruolo importante.

(Adnkronos)

La campagna di bombardamenti aerei per liberare Sirte dall’Isis sarà condotta dall’America e secondo quanto dichiarato, durerà meno di trenta giorni. Questa la pianificazione del comando USA che stata comunicata da Washington ai comandi militari di Tripoli a Palazzo Chigi.

Cosa c’entra l’Italia in tutto questo? Il nostro Paese, prossimo alla Libia, avrà un ruolo essenziale visto che metterà a disposizione la base aerea di Sigonella e il suo spazio aereo. In più, come hanno spiegato anche il Ministro della Difesa Pinotti e il ministro degli esteri Gentiloni, saranno valutate dall’Italia altre richieste. È probabile che ci sarà richiesto un appoggio logistico. I nostri comandi, come spiegano i maggiori giornali italiani, hanno ottenuto l’OK per autorizzare i caccia e i droni USA nel momento in cui sarà richiesto dall’America di poter usare le infrastrutture militari del Belpaese.

“È nell’interesse della sicurezza nazionale americana assicurare che il governo libico possa completare il suo lavoro contro l’Is evitando che si rafforzi in Libia”, ha detto ieri il presidente americano Barack Obama.

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