Commissionata alla fine del 1600 dal marchese Giorgio Clerici, la villa è poi rifiorita ulteriormente sotto Gian Battista Sommaria, il successivo proprietario, che ebbe il grande merito di arricchirla di opere d’arte, tra le quali si annoverano capolavori di Canova, Thorvaldsen e Hayez; ed ancora: Palamede, Amore e Psiche, Tersicore e l’Ultimo bacio di Romeo e Giulietta.
Alla metà del XIX secolo la residenza cambia nuovamente proprietari: viene infatti donata alla principessa Carlotta (che le darà il suo nome) da sua madre, Marianna di Nassau, che in questo modo vuole celebrare le nozze della figlia con Giorgio II, duca di Sachsen-Meiningen.
Quest’ultimo, appassionato di botanica, si prodigò affinché la villa diventasse un vero e proprio paradiso naturale, favorito anche dal terreno fertile e dal clima ideale.
Villa Carlotta è così tutt’oggi famosa per l’ineguagliabile fioritura primaverile che la caratterizza, che conta di più di centocinquanta specie di rododendri ed azalee; ciò la rende un posto spettacolare da
visitare soprattutto a partire dai mesi di aprile-maggio, quando i suoi splendidi fiori possono essere ammirati in tutto il loro fulgore.
Scritto da: Eliana Tagliabue