Nonostante la crisi si faccia sentire sempre di più e la disoccupazione colpisce i giovani, a Milano si va in controtendenza e sono proprio i giovani i protagonisti delle iscrizioni di nuove imprese nei primi tre mesi del 2013 con una media di 27 nuove imprese aperte al giorno.
Sono stati avviati soprattutto negozi, attività edilizie, ristorante o servizi alla persona, il tutto in risposta alle sempre meno assunzioni nel pubblico e nel lavoro dipendente, considerato che nel primo trimestre 2013 ci sono state 11.000 assunzioni e circa 12.800 uscite, vale a dire circa 1.800 posti di lavoro in meno.
Crescono anche le start up: da gennaio ad oggi ne sono nate già 307 e i dati arrivano proprio dall’Osservatorio StartUp School of Management del Politecnico di Milano, il quale ha posto l’accento anche sui numerosi sostegni forniti alle nuove imprese, come ad esempio Seedlab e Ideopoli, che sostengono la crescita di nuove imprese sul territorio nazionale, concedendo microfinanziamenti e mentorship.
A Milano si conta un milione e quattrocentomila occupati ma cresce comunque il tasso di disoccupazione con un +1,8 per cento in un anno, secondo i dati pubblicati dalla Camera di Commercio, Istat, Excelsior e l’indagine Camera di commercio – Ispo ad aprile.
“Milano si conferma punto di riferimento per il lavoro e per l’impresa “– ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano –. Molti giovani, pur penalizzati dalla grande crisi, stanno dimostrando capacità di reazione mettendosi in proprio. E’ importante il ruolo delle istituzioni nel sostegno dell’imprenditoria e dell’occupazione come elemento di tenuta dell’economia”.