Il Vescovo Ambrogio fece costruire nel capoluogo lombardo quattro grandi chiese, di cui questa rimane la più importante, non a caso il vescovo volle proprio essere sepolto qui.
Del periodo della sua costruzione rimangono intatti il Sacello di San Vittore in Ciel d’Oro, che è rivestito di mosaici del V secolo, le quattro colonne del ciborio che sovrasta l’altare d’oro, l’arco trionfale che precede l’abside e il sedile in pietra della cattedra vescovile, su cui era usanza far sedere le donne in cinta per propiziare la gravidanza.
Nei secoli IX e X vennero modificati il presbiterio, la facciata e l’atrio. Di questo periodo sono l’Altare d’Oro di Volvinio e il baldacchino del ciborio, ornato di stucchi.
Risalgono però al XII secolo l’atrio nella sua forma definitiva e la facciata con nartece e loggia.
Il pergamo è datato XII secolo, sorretto da nove colonnine con capitelli decorati ad aquile, fogliami e animali.
Nel 500 molti artisti tra cui Bergognone, Gaudenzio Ferrari e Lanino ornarono l’interno della basilica di dipinti.
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