Continuano le consultazioni di Bersani, il premier incaricato si ritrova con una bella gatta da pelare ed entro giovedì si ritroverà al Colle per mostrare a Napolitano i numeri del suo governo, se insomma si potrà proseguire o lasciare il mandato.
Giorni quindi alquanto intensi per i politici italiani e se Bersani dialogo aperto con il Pdl, frena quando Berlusconi ipotizza la possibilità di un governo a guida Pd, ma a patto che il vice premier sia Alfano. Qui Bersani non ha reagito assolutamente in modo positivo, ha parlato di un Berlusconi che gli fa guerra al mattino per poi abbracciarlo al pomeriggio.
Ci vuole insomma serietà per Bersani e niente vice premier per Alfano. Il leader del Pd è consapevole di ritrovarsi in una situazione piuttosto drammatica, parla di governo dei miracoli soprattutto per riuscire a garantire al Paese stabilità, ma per fare ciò è indispensabile la collaborazione tra i vari partiti. A quanto pare un’intesa con Scelta Civica c’è, oggi invece è atteso l’incontro tra Bersani con Angelino Alfano e Roberto Maroni. Qui il leader del Pd chiederà appoggio al suo governo in cambio del dialogo su alcune riforme. Non c’è però spazio per le larghe intese, almeno finché si ritroverà lui al potere.
Non vige sicuramente l’ottimismo, è chiaro che Bersani voglia puntare sull’inizio di un governo che lo vedrà a capo, ma al momento gli intrighi e soprattutto gli scontri interni sembrano essere alquanto difficili da domare. Di questo passo non sarà molto fattibile la nascita di un nuovo governo, ci si ritrova ad un bivio e il lavoro di Bersani è più che complicato.