L’Inps ha chiarito tramite il messaggio n. 4678 del 18 marzo le tipologie dei 55mila esodati, insieme ai criteri per ottenere la pensione, elencando quattro categorie.
Nella categoria A, troviamo quei lavoratori per i quali le imprese hanno stipulato accordi finalizzati alla gestione delle eccedenze occupazionali con utilizzo di ammortizzatori sociali. i criteri di ammissione consistono negli accordi stipulati in sede governativa entro il 31.12.2011, nella cessazione dall’attività lavorativa e collocamento in mobilità.
All’interno della categoria B, troviamo i lavoratori per i quali era previsto da accordi l’accesso ai Fondi di solidarietà di settore. I criteri di ammissione consistono negli accordi stipulati alla data del 4.12.2011, e per i titolari di prestazione straordinaria a carico dei Fondi di solidarietà di settore, la permanenza a carico dei Fondi di solidarietà di settore fino a 62 anni di età.
Nella categoria C i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione. Per questa categoria i criteri di ammissione alla salvaguardia consistono nell’autorizzazione antecedente alla data del 4.12.2011, e la non rioccupazione dopo l’autorizzazione,
Infine, la categoria D valida per quei lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro in ragione di accordi individuali sottoscritti, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale.
Per questa categoria i criteri di ammissione riguardano la data di risoluzione del rapporto di lavoro entro il 31.12.2011, e la non rioccupazione in qualsiasi altra attività lavorativa successivamente alla data di risoluzione del rapporto di lavoro.
A garanzia dell’attuazione del terzo decreto esodati, sono state effettuate delle modifiche alle procedure di monitoraggio dell’Inps. I destinatari del nuovo decreto esodati sono 2560 lavoratori in mobilità ordinaria o in deroga a seguito degli accordi governativi e non siglati entro il 31 dicembre 2011 e cessati dal rapporto lavorativo entro il 31 dicembre 2014; 1590 soggetti autorizzati al versamento volontario dei contributi previdenziali, 850 prosecutori in attesa di concludere la mobilità e 5130 lavoratori cessati.