Nella giornata odierna aziende e imprese comunicheranno al Ministero del lavoro i nominativi (indicando anche la data di licenziamento) dei lavoratori licenziati al 31 dicembre 2012, i famosi esodati. A stabilirlo è il Decreto dell’8 ottobre 2012 a salvaguardia dei 55mila lavoratori rimasti senza pensione e senza stipendio a seguito della riforma Fornero. Essi si sommano ai primi 65mila che stanno ricevendo (a rilento) le lettere di salvaguardia dall’Inps.
Andiamo a vedere chi sono questi 55mila esodati che ottengono la pensione: ben 40 mila sono i destinatari di programmi di gestione delle eccedenze occupazionali con ammortizzatori sociali; 1,6 mila sono coloro che al 4 dicembre 2011 non erano a carico di fondi di solidarietà di settore; altri 7,4 mila sono gli autorizzati alla prosecuzione volontaria dei contributi e gli ultimi 6mila quelli che hanno risolto il rapporto entro il 31 dicembre 2011 in base ad accordi personali o collettivi.
Piccolo problema: il Ministero non ha ancora fornito le istruzioni per effettuare questa comunicazione.
Ma il Ministero ha ritardato ad emanare le direttive per la compilazione delle liste, provocando un nuovo blocco nei tempi di erogazione degli assegni. Ora, i datori di lavoro dovranno comunicare ogni 12 mesi i nomi dei soggetti licenziati entro il 31 marzo ricorrendo al modello pubblicato dal Ministero sul proprio sito web.
Nel frattempo, l’INPS è in ritardo anche nella consegna delle lettere per gli esodati che comunicano la tutela per i primi 65mila; sono ancora circa 40 mila i lavoratori che attendono di ricevere la comunicazione a mezzo posta. Adddirittura alcune sedi territoriali stanno ancora espletando le pratiche necessarie da inviare alla sede di Roma. Riceveranno la lettera i soggetti a carico dei fondi di solidarietà, i lavoratori in mobilità, gli esonerati dal servizio e coloro in congedo per assistere figli disabili.