Novità in vista riguardo il reddito per il riconoscimento della pensione d’invalidità per disabili al 100 per cento, il cui importo rischia di essere tagliato dopo alcuni pronunciamenti della magistratura. Anche la Cassazione per voce del procuratore generale, Gianfranco Servello, ha dichiarato che gli assegni pensionistici si basano sul reddito dei coniugi e non quello del singolo soggetto.
L’INPS aveva inizialmente stabilito che era il reddito totale dei due coniugi da prendere come parametro per stabilire le pensioni di invalidità, per poi cambiare idea. Un mese fa giunse un altro chiarimento sempre da parte dell’Istituto ma ora sembra che le cose siano cambiate di nuovo.
Al momento gli assegni pensionistici degli invalidi civili consistono in circa 275 euro al mese per chi ha una inabilità del 100 per cento: ora si vogliono elargire questi assegni solamente a quei contribuenti il cui reddito familiare non supera i 16.127,30 euro lordi annui. Come già accennato, l’INPS vuole inserire nella soglia del limite reddituale anche la retribuzione del coniuge e non più, soltanto i redditi del beneficiario diretto dell’assegno. Inutile dire che questa decisione rende le pensioni di invalidità totale a rischio.
Colpa anche di un quadro legislativo poco chiaro, provato dal fatto che la Cassazione sul tema delle pensioni di invalidità ha affrontato più casi ma giungendo più volte a conclusioni opposte, portando molti soggetti a chiedere il ricorso di invalidità civile. Ora la decisione della Corte sarà resa pubblica entro un mese, con il rischio che molte pensioni e assegni di invalidità rischiano di essere annullati o di subire ritocchi verso il basso.
Ora si deve attendere la decisione del ministro Fornero ma ovviamente spetterà al prossimo governo prendere una posizione definitiva in merito a questa delicata faccenda.