La riforma Fornero comincia ad avere i primi impatti nel welfare italiano. Dopo lo scandalo degli esodati, scoppiato dopo pochi giorni dall’emanazione del decreto lo scorso dicembre 2011, adesso cambierà anche il sussidio di disoccupazione e le sue modalità di pagamento. Altri effetti si avranno solo dal 2014, come è stato chiarito dalla circolare sulle false partite IVA pochi giorni fa.
Una importante novità riguarderà i contratti di lavoro per i CO.CO.PRO. che verranno liquidati in un’unica soluzione. I lavoratori a progetto riceveranno quindi una indennità una tantum alla fine del rapporto di lavoro, qualora possiedano i requisiti per accedere al sussidio. Come è possibile leggere da testo di legge, i requisiti per accedere al diritto all’indennità per un lavoratore a progetto sono:
– il collaboratore abbia operato, nell’anno precedente, in regime di monocommittenza;
– abbia conseguito l’anno precedente un reddito lordo complessivo soggetto a imposizione fiscale non superiore a € 20.000, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice Istat; con riguardo all’anno di riferimento sia accreditato, presso la Gestione separata INPS almeno una mensilità;
– abbia avuto un periodo di disoccupazione ininterrotto di almeno due mesi nell’anno precedente; risultino accreditate nell’anno precedente almeno quattro mensilità presso la Gestione separata INPS.
L’importo dell’indennità verrà calcolato secondo particolari moltiplicatori e coefficienti stabiliti dalla legge. Sarà pari al 5% del reddito minimo annuo moltiplicato per il minor numero tra le mensilità accreditate l’anno precedente e quelle non coperte da contribuzione. E’ stato previsto però di elevare l’importo al 7% per gli anni 2013, 2014 e 2015 e verrà liquidato in un’unica soluzione se l’importo sarà inferiore ai 1000 euro oppure mensilmente se è pari o superiore.