Potrebbero sorgere delle difficoltà per il saldo del pagamento dell’Imu stabilito per il 17 dicembre. I Caf, i (Centri di assistenza fiscale) chiedono di spostare la scadenza al 31 dicembre per favorire i contribuenti.
Gli stessi Caf hanno inviato agli 8.000 Comuni una richiesta per ottenere le necessarie informazioni per agevolare l’inserimento delle aliquote (l’aliquota Imu ordinaria dello 0,76 per cento è arrivata allo 0,97 per cento) per il calcolo del saldo, ma fino ad oggi solo 1.500 Comuni hanno risposto a tale domanda.
Manca un mese alla scadenza, ma il modello di dichiarazione non è stato ancora accettato, e quindi nei prossime settimane si rischia un “ingorgo” burocratico. La Consulta dei Caf chiede dunque che il termine di presentazione della dichiarazione Imu venga stabilito entro novanta giorni dalla data di pubblicazione del modello e che venga previsto uno slittamento al 31 dicembre per il saldo senza applicazione di eventuali sanzioni.
Ricapitolando, il 31 ottobre scade il tempo per approvare le aliquote Imu e altri 30 giorni per la pubblicazione e quindi per conoscere con precisione gli aumenti dell’Imu tutto slitta al 30 novembre.
Il possibile empasse presso i centri Caf andranno a ripercuotersi sull’assistenza per i contribuenti per il pagamento del saldo. Saranno oltre undici milioni i cittadini che si rivolgeranno ai Caf per la terza rata Imu. Attualmente non si può assicurare una puntuale e corretta assistenza ai contribuenti e se non si rispettano i termini per la presentazione, sarà un danno per gli stessi cittadini.
Il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli ha riferito però che “le scadenze restano quelle, e che “non è possibile rinviarli perchè abbiamo bisogno di entrate quest’anno, altrimenti sono a rischio gli obiettivi di deficit”.