La situazione lavoro in Italia è a dir poco disastrosa, ormai la disoccupazione giovanile ha raggiunto picchi incredibili e la colpa principalmente è da attribuire sicuramente alla crisi, ma anche alle varie aziende italiane. Se esistono alcuni lavori che resistono alla crisi, sempre più giovani italiani cercano di tuffarsi in questo mondo interpretando il ruolo del stagista.
Ormai le varie aziende puntano solo sugli stagisti e il perché è anche abbastanza semplice da spiegare. La figura dello stagista, che solitamente può svolgere il suo impiego per sei mesi in una determinata azienda, non comporta alcuna spesa gravosa per l’azienda. Addirittura vi sono giovani ragazzi che diventano stagisti senza avere alcun tipo di compenso, ma generalmente le aziende forniscono il rimborso spese.
Questi stagisti quindi non hanno uno stipendio, ma lavorano a volte anche il doppio dei vari dipendenti. Questa figura lavorativa insomma è alquanto sfruttata, ma resta anche una delle poche soluzioni che hanno a disposizione i vari giovani che entrano a far parte del mondo del lavoro per iniziare a fare esperienza ed arricchire il proprio curriculum. E’ per questo che gli stagisti non hanno alcuna intenzione di abbandonare tale impiego, in loro c’è poi la speranza che l’azienda che li ha “assunti” possa in seguito offrirgli realmente un contratto di lavoro.
In effetti dopo i sei mesi di esperienza l’azienda può decidere se assumere o meno lo stagista oppure puntare su un nuovo giovane. E’ indubbiamente meno dispendioso per le aziende puntare sempre sugli stagisti, possono insomma cambiarne uno ogni sei mesi e non avere l’obbligo di assumere nessuno. Questo è uno dei principali problemi dell’Italia paese di giovani disoccupati. Se non cambia questo trend difficilmente si può arrivare ad una soluzione per la disoccupazione.