Limiti all’uso del contante e nuove sanzioni per violazioni delle norme antiriciclaggio, sono solo alcuni dei temi che il decreto legislativo di modifica del Testo unico bancario (Tub) prevede per il settore del credito al consumo.
Il provvedimento è stato approvato dal consiglio dei ministri il 14 settembre scorso.
Novità all’orizzonte per i cambiavalute, vale a dire colui che svolge l’attività di compravendita di monete di paesi esteri.
Dal 2 ottobre è attivo il nuovo limite al pagamento in contanti per chi svolge attività di cambiavalute e per chi oltrepassa i limiti imposti dei libretti di deposito bancari e postali al portatore.
Il Governo Monti punta molto sulla tracciabilità dei pagamenti per combattere l’evasione fiscale. Sono interessati i cambiavalute e i titolari di libretti di deposito bancari o postali al portatore. Il decreto legislativo in questione è del 19 settembre 2012, n. 169, pubblicato sulla G.U. n. 230 del 2 ottobre.
Il cambiavalute dovrà rispettare il nuovo limite imposto di 2500 euro ai pagamenti in contanti, mentre per i per depositi bancari e postali sono state inasprite le sanzioni che superano quota 1000 euro. Multe anche per chi non ha ridotto sotto i 1000 euro o addirittura chiusa il conto entro il 31 marzo scorso.
Infatti il decreto “Salva Italia” prevedeva sanzioni dal 10 al 20 per cento del saldo del libretto. Fino a 3 mila euro le sanzioni saranno tra il 10 e il 20 per cento del saldo, al di sopra dei 50 mila euro potrebbero arrivare al 50 per cento. Il termine era stato prorogato fino al 31 marzo, mentre dal 01 aprile la banca è obbligata a comunicare al Ministero dell’Economia e delle Finanze i dati di chiunque avesse un libretto al portatore con somme pari o superiori a 1000 euro.