Addio alle vecchie lampadine a incandescenza: dal 1 settembre scatta il divieto di vendita delle lampadine di potenza compresa tra i 25 e i 40 watt. Il realtà la scomparsa delle vecchie lampadine è stato un processo graduale cominciato già nel 2009 quando era stata vietata la vendita delle lampadine da 100 watt in base alla normativa europea sull’Ecodesign o direttiva EUP (Energy Using Products) 2005/32/EC dovuta al risparmio energetico e alla lotta contro i cambiamenti climatici.
La Commissione Ue ha spiegato che i provvedimenti dovrebbero portare a un risparmio energetico pari al consumo di 11 milioni di famiglie all’anno, oltre che a una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di 15 milioni di tonnellate all’anno. Inventata 130 anni fa da Edison, la lampadina tradizionale a incandescenza va in pensione: in realtà le vecchie lampadine trasformano in luce soltanto il 5-10% circa dell’energia che consumano e tutto il resto finisce per produrre calore.
Sotto accusa anche il consumo, decisamente più alto rispetto a quello di prodotti più recenti, tra cui le lampadine fluorescenti compatte, le alogene a basso consumo di energia o i LED. Proprio le lampadine fluorescenti ad esempio rappresentano il sistema di illuminazione più efficiente disponibile sul mercato europeo e utilizzano solo il 65-80% di energia in meno rispetto a quelle ad incandescenza.
Il prezzo superiore rispetto alle vecchie lampadine viene però recuperato nel tempo dato che le nuove lampade risultano essere più economiche a lungo andare, consumano di meno e durano più a lungo. Ed entro il 2016 le vecchie lampadine andranno definitivamente in pensione sparendo del tutto.
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