Alla notizia della possibilità di aumentare la tariffa degli sms di due centesimi, subito sono scoppiate varie polemiche. Questa possibilità era stata varata per il nuovo decreto relativo alla riforma della Protezione civile. In poche parole si sta discutendo nel Governo come finanziare le emergenze in caso di calamità natuarale.
Non è stato un anno semplicissimo per la nostra Italia, alle prese non solo con la crisi economica, ma anche con situazioni meteo disastrose che hanno provocato numerose alluvioni. La Protezione civile diventa quindi un mattone importante per poter garantire la sicurezza ai cittadini italiani, ma da qualche parte devono pur arrivare i soldi per finanziare i vari soccorsi.
Così si era pensato di dover aumentare di 2 centesimi il costo degli sms, notizia che giustamente ha fatto non poco infuriare il popolo italiano. Ora però arriva la secca smentita, insomma la tassa sugli sms è saltata. Non si è però di certo risolto il problema, anzi ora si prevede un altro aumento sulle accise. Se da un lato la tassa sugli sms è saltata, dall’altro si continuerà probabilmente a puntare sull’aumento dell’aliquota delle accise sulla benzina, che dovrebbe arrivare anche a 5 centesimi.
A questo punto il prezzo della benzina superiore a 2 euro al litro potrebbe verificarsi rapidamente in tutte le zone d’Italia, portando inevitabilmente a nuove proteste e vari scioperi. Secondo il Governo le situazioni di emergenza dovute allo stato di calamità devono per forza essere finanziate attraverso un aumento delle tasse, non si può insomma muoversi su altri binari. Dopo i probabili tagli agli incentivi delle energie rinnovabili 2012, da qualche altra parte bisogna pur attingere per superare tale crisi.